Incontri con il cinema buddhista - Scienza e filosofia nei classici buddhisti indiani Vol. 2 - Con Gabriele Piana e Maria Angela Falà
Mercoledì 13/12 - ore 18:30

Dopo il successo di Roma e Cagliari la rassegna INCONTRI CON IL CINEMA BUDDHISTA si conclude a Firenze, a Giunti Odeon. Nel promuovere la cultura cinematografica mondiale ispirata al sentiero tracciato dal Buddha, la cui non-violenza affonda le sue radici nella coscienza religiosa dell'uomo, la  Fondazione Maitreya - Istituto di cultura buddhista e Asiatica Film Festival, con il sostegno dell’otto per mille dell’Unione Buddhista Italiana (UBI) e in partnership con EGA European Gate to Arts e Giunti Odeon, propone una giornata sul tema della Concezione della mente nella vita e nella morte secondo la tradizione buddhista tibetana .

Il secondo volume della serie concepita e redatta sotto la supervisione di Sua Santità il Dalai Lama, un’opera in quattro volumi che costituisce un compendio delle indagini scientifiche e filosofiche del buddhismo indiano sulla natura della realtà, prende in esame la scienza della mente. Il lettore è dapprima introdotto alle peculiari concezioni della mente e della coscienza nel buddhismo: la mente come un continuum di momenti mentali, in cui ogni momento sorge dal precedente in modo causale e a sua volta agisce come causa del momento successivo; le sei categorie di coscienza, cinque coscienze sensoriali e la coscienza mentale. Poi la presentazione tradizionale dei fenomeni mentali: l’analisi dei fattori mentali contenuta nei testi dell’Abhidharma, nella seconda parte del volume, assume particolare rilevanza per la psicologia e le neuroscienze contemporanee, e per quanti siano interessati a comprendere meglio le pratiche complementari di derivazione buddhista quali la mindfulness e l’addestramento alla compassione. Si passa poi all’epistemologia buddhista (pramāṇa), soprattutto quella sviluppata da Dignāga e Dharmakīrti, e alla prospettiva dei tantra buddhisti, secondo cui mente e corpo sono non duali, con i suoi livelli sottili di coscienza collegati alle energie sottili o ‘venti’ che scorrono lungo alcuni canali all’interno del corpo umano. Nell’ultima parte è esposta la cosiddetta ‘scienza contemplativa buddhista’, la psicologia alla base della meditazione con le teorie e i metodi dell’addestramento mentale, che comprendono la meditazione del calmo dimorare (śamatha), la meditazione di visione speciale (vipaśyanā) e la coltivazione della gentilezza amorevole e della compassione.  Il volume raccoglie passi scelti da alcuni dei più grandi pensatori buddhisti indiani, come Asaṅga, Vasubandhu, Nāgārjuna, Dignāga e Dharmakīrti, e per fornire un contesto ai lettori occidentali, ogni parte del volume è introdotta da un saggio di John D. Dunne, professore di Filosofia buddhista e pratica contemplativa all’Università del Wisconsin. I saggi stabiliscono una connessione tra il materiale degli antichi filosofi indiani e i loro paralleli occidentali, entrando a pieno titolo nel dibattito contemporaneo.

Intervengono Gabriele Piana (insegnante di filosofia buddhista e meditazione) e Maria Angela Falà (Presidentessa Fondazione Maitreya). A seguire (ore 21) il film "Tukdam: Between Worlds - I granid maestri buddhisti nel momento del trapasso" (INGRESSO GRATUITO).

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