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Gli eventi

In programmazione

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Domenica 5/10 - ore 11:00

LETTURE PER BAMBINI

Piccoli amanti della lettura: a rapporto!
Vi va di ascoltare tante belle storie da GO? 
 
 
Ogni domenica, dalle 11.00 alle 12.00, accoccolatevi sui nostri morbidi cuscini - proprio sotto il palco di Giunti Odeon - e lasciate che i nostri lettori vi trasportino dentro le pagine di splendidi libri! 
 
A ogni bambino che parteciperà verrà consegnata una tesserina dove applicare un bollino per ogni lettura. Con 5 bollini totali, c'è un libro in omaggio (scelto tra una serie di collane selezionate)!
 
 
*Ingresso gratuito e senza prenotazione.
Le letture saranno effettuate solo al raggiungimento delle presenze necessarie.
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Domenica 5/10 - ore 12:00

Classici Disney/Pixar

A Giunti Odeon il tradizionale appuntamento domenicale con i grandi classici Disney e Pixar! Per vedere e rivedere i grandi film d'animazione che in tanti anni hanno incantato generazioni di spettatori, grandi e piccoli!

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Una selezione di filmati rarissimi e dallo straordinario valore storico sulla vita delle città e dei paesaggi dell'Italia d'inizio '900, realizzati dai primi cineoperatori e restaurati per l'occasione. 

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Martedì 7/10 - ore 10:00

A tutto Woody!

Una serie di documentari per avventurarsi dentro il cinema di uno dei registi più amati di sempre: Woody Allen. Un entusiasmante viaggio dentro i film, i retroscena e il processo creativo di un'autentica icona del cinema e della cultura mondiali.

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Mercoledì 8/10 - ore 10:00

Godard, Truffaut e la Nouvelle vague

François Truffaut e Jean-Luc Godard: due grandissimi maestri della storia del cinema, protagonisti indiscussi di una stagione irripetibile come la Nouvelle vague francese. Prima amici, poi rivali, diversissimi tra loro, ma legati entrambi da un amore viscerale per il cinema:  a Giunti Odeon una serie di film documentari che raccontano il loro contrastante rapporto. 

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Giovedì 9/10 - ore 10:00

Nuovi classici

Tre film usciti negli ultimi anni che sono entrati nell'immaginario collettivo del nostro tempo. Vincitori di numerosi premi Oscar, diretti da grandi registi e interpretati da celebri attori, questi tre film sono ormai da considerare come dei veri e propri nuovi classici del cinema.

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Venerdì 10/10 - ore 10:00

Il cinema è donna

Giunti Odeon celebra il cinema al femminile, proponendo tre cult, uno di ieri e due di oggi, con protagoniste assolute le donne. Tenaci e appassionate, divise tra scelte difficili e amori appassionati, quelle raccontate in questi due film sono le donne che non si fermano davanti a niente e che non hanno paura di affrontare le insidie della vita, pur di non rinunciare alla propria identità.

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Sabato 11/10 - ore 10:00

Omaggio a Wes Anderson

Wes Anderson è uno dei maestri del cinema contemporaneo, amatissimo dal pubblico in tutto il mondo per il suo stile e la sua poetica inconfondibili. Giunti Odeon dedica un omaggio al grande regista americano con una selezione dei suoi film più celebri, tutti in versione originale con sottotitoli in italiano. 

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Domenica 12/10 - ore 12:00

Classici Disney/Pixar

A Giunti Odeon  il tradizionale appuntamento domenicale con tutti i grandi classici Disney e Pixar! Per vedere e rivedere i grandi film d'animazione che in tanti anni hanno incantato generazioni di spettatori, grandi e piccoli!

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Giovedì 16/10 - ore 18:30

PREDATORI di Stefano Nazzi

Pronti a fare con noi un viaggio dentro la mente dei più spietati predatori americani e di chi ha provato a fermarli? Stefano Nazzi sarà con noi per parlare del suo Predatori (Mondadori) in dialogo con Edoardo Orlandi!

 

Il libro:

Ci sono stati anni, in America, in cui il male sembrava annidarsi ovunque. Nei parcheggi bui, ai lati delle strade, nelle case più insospettabili. L'FBI l'ha definita «l'epidemia», l'età dell'oro dei serial killer, che tra gli anni Sessanta e Novanta furono quasi duemila. Uccidevano in silenzio, con metodo, con fantasia e, spesso, con una faccia rassicurante. «Siamo i vostri figli, siamo i vostri mariti, siamo dappertutto» ha detto Ted Bundy, uno dei più famosi. E aveva ragione. Con la sua prosa intensa e incalzante, Stefano Nazzi ripercorre quei decenni bui, portandoci nelle menti di alcuni dei più spaventosi serial killer americani. Come John Wayne Gacy, che vestiva da clown alle feste per bambini e seppelliva adolescenti sotto casa. Edmund Kemper, il gigante gentile che discuteva con gli agenti di Shakespeare e poi tornava a sezionare cadaveri. David Berkowitz, il Figlio di Sam, che diceva di agire per ordine di un labrador posseduto dal demonio. E ancora, Dennis Rader, padre di famiglia e tecnico della sicurezza, che si firmava BTK - «Bind, Torture, Kill» - e Aileen Wuornos, che sosteneva di uccidere per difendersi, ma lo fece sei volte, a sangue freddo. E come Ted Bundy, colto, brillante, magnetico, «un tipico ragazzo americano che uccide tipiche ragazze americane». Accanto a loro, ci sono le storie delle donne e degli uomini che li hanno inseguiti, studiati, catalogati. Negli scantinati di Quantico, due agenti dell'FBI, Robert Ressler e John Douglas, iniziarono ad analizzare i profili degli assassini seriali e poi a parlare con loro. Insieme alla psicologa Ann Burgess, visitarono le carceri di massima sicurezza e intervistarono trentasei serial killer. Da quelle conversazioni nacque il profiling, l'idea che dietro l'apparente caos ci fosse un metodo e che dunque si potessero prevedere azioni imprevedibili. Fu Ressler a coniare il termine «serial killer», Douglas ne tracciò le prime tipologie. Cercarono schemi, modelli, ricorrenze. Furono i primi mindhunters, i cacciatori della mente. Questo libro è il racconto di quell'epoca. 

 

L'autore:

Stefano Nazzi è un giornalista, podcaster e autore italiano. Ha un blog, Kronaka.it, dove racconta storie d'attualità, spesso di cronaca nera. Tematica protagonista anche nel suo podcast di successo, Indagini, per il Post. Nel 2011 Laterza pubblica Kronaka. Viaggio nel cuore oscuro del Nord. Seguono per Mondadori nel 2023 Il volto del male, nel 2024 Canti di guerra e nel 2025 Predatori. I serial killer che hanno segnato l'America.

 

 

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Hellen Ligios torna da GO per presentare la sua ultima uscita, Ci volevamo noi - Claimed (Magazzini Salani), in compagnia della nostra libraia Sabrina Patanè!

 

Il libro:

JACKSON HA IMPARATO AD ABBASSARE LE DIFESE. LIZ HA IMPARATO A COMBATTERE. SOLO L’AMORE PUÒ DIRE SE È UN NUOVO INIZIO O DAVVERO LA FINE.

Jackson non ha mai creduto di meritare un futuro, ma quando ha finalmente ammesso a se stesso che Liz è sempre stata la sua luce nell’oscurità, qualcosa in lui è cambiato. Ora che il passato bussa con più violenza che mai, e il presente si tinge di minacce e tradimenti, Jax è pronto a rischiare la sua vita per proteggerla. Liz, però, non è più la ragazza da salvare. Non ha ancora ricucito le ferite che Jax le ha inferto, ma giorno dopo giorno sta trovando la forza per andare avanti. Fidarsi di nuovo di lui è una scommessa troppo pericolosa, soprattutto quando l’amore si intreccia con segreti, pericoli e nemici che tornano a cercare vendetta. In un gioco dove tutto può andare in frantumi, solo una cosa è certa: il lieto fine non è mai semplice. Va conquistato. Anche a costo di perdere tutto.

 

L'autrice:

Hellen Ligios è un’autrice italiana che scrive sotto pseudonimo. Nata e cresciuta a Roma, ha studiato Lingue orientali e si è specializzata in giapponese. Per due anni ha vissuto a Tokyo. Da sempre lettrice accanita, adora creare mondi in cui rifugiarsi. Ha esordito su Wattpad, dove le sue storie sono amatissime. Con Magazzini Salani ha già pubblicato Ci volevamo noi. Chained e Ci volevamo noi. Cursed.

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Arriva da GO il Book Club!

Tre semplicissime regole:

1. Leggi il nostro libro del mese (Intermezzo di Sally Rooney)

2. Prenotati alla cassa di GO per partecipare e vieni a commentare il libro insieme ai nostri librai e ad altri lettori!

3. Alla fine dell'incontro, scegli uno tra i tre libri proposti dai nostri librai. Il più votato diventerà la lettura del mese successivo!

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A cinquanta anni esatti dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, i cinque incontri dedicati al grande regista permetteranno agli iscritti di avventurarsi in uno dei percorsi autoriali più originali ed entusiasmanti dell’intera storia del cinema. Pasolini ha esplorato da un punto di vista molto personale le possibilità del linguaggio cinematografico, da lui stesso definito “la lingua scritta della realtà”, capace di mostrare i cambiamenti e le contraddizioni della società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. In questa ricerca convergono alcune delle grandi suggestioni culturali pasoliniane, tra cui il marxismo, la religione, il mito, il corpo e la pittura, mai disgiunte le une dalle altre.

Incontro 1: Una folgorazione visiva

Il primo contatto tra Pasolini e il mondo del cinema avviene alla metà degli anni ’50, quando lo scrittore e poeta inizia a lavorare come sceneggiatore. Da lì a poco tempo il passo verso la regia è breve, anche perché Pasolini intende ridefinire il proprio ruolo di intellettuale e confrontarsi con un linguaggio, quello del cinema, per lui ancora sconosciuto. La realizzazione del primo film, Accattone (1961), raccogliendo l’eredità neorealista, gli permette di mostrare il mondo del sottoproletariato romano al suo crepuscolo. Nel film sono già evidenti le sue fonti visive e culturali: Dante, Giotto, Masaccio, Bach.

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A cinquanta anni esatti dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, i cinque incontri dedicati al grande regista permetteranno agli iscritti di avventurarsi in uno dei percorsi autoriali più originali ed entusiasmanti dell’intera storia del cinema. Pasolini ha esplorato da un punto di vista molto personale le possibilità del linguaggio cinematografico, da lui stesso definito “la lingua scritta della realtà”, capace di mostrare i cambiamenti e le contraddizioni della società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. In questa ricerca convergono alcune delle grandi suggestioni culturali pasoliniane, tra cui il marxismo, la religione, il mito, il corpo e la pittura, mai disgiunte le une dalle altre.

Incontro 2 - La “lingua scritta della realtà”

Dopo il film d’esordio Pasolini inizia a riflettere sul cinema anche da un punto di vista teorico, definendo il linguaggio cinematografico “la lingua scritta della realtà” e ragionando in maniera allegorica su alcune delle sue forme, come il montaggio, il piano-sequenza, la soggettiva libera indiretta, l’immagine-tempo. Nei due film Mamma Roma (1962) e La ricotta (1963) sono pienamente visibili queste idee, unite alla ricerca poetica sugli ultimi, che continua a perseguire.

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A cinquanta anni esatti dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, i cinque incontri dedicati al grande regista permetteranno agli iscritti di avventurarsi in uno dei percorsi autoriali più originali ed entusiasmanti dell’intera storia del cinema. Pasolini ha esplorato da un punto di vista molto personale le possibilità del linguaggio cinematografico, da lui stesso definito “la lingua scritta della realtà”, capace di mostrare i cambiamenti e le contraddizioni della società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. In questa ricerca convergono alcune delle grandi suggestioni culturali pasoliniane, tra cui il marxismo, la religione, il mito, il corpo e la pittura, mai disgiunte le une dalle altre.

Incontro 3: La città di Dio

Il Vangelo secondo Matteo (1964) rappresenta per Pasolini il primo film-mondo, quello che riassume la sua poetica e il suo stile nella prima metà degli anni Sessanta, nonché la forma estetica e morale della sua idea di cinema. Un film in forma di sacra rappresentazione magmatica, dove marxismo, cristianesimo, umanesimo danno forma a un Vangelo privo di retorica, con un Cristo anarchico e al di sopra della ragione, in un Sud dove si intravedono ancora i segni della sacralità della vita.

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A cinquanta anni esatti dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, i cinque incontri dedicati al grande regista permetteranno agli iscritti di avventurarsi in uno dei percorsi autoriali più originali ed entusiasmanti dell’intera storia del cinema. Pasolini ha esplorato da un punto di vista molto personale le possibilità del linguaggio cinematografico, da lui stesso definito “la lingua scritta della realtà”, capace di mostrare i cambiamenti e le contraddizioni della società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. In questa ricerca convergono alcune delle grandi suggestioni culturali pasoliniane, tra cui il marxismo, la religione, il mito, il corpo e la pittura, mai disgiunte le une dalle altre.

Incontro 4: Utopie e disillusioni

La seconda parte degli anni Sessanta rappresenta per Pasolini il tramonto dell’utopia, in un Paese che il regista vede votato sempre di più verso l’autodistruzione. Sono gli anni di una progressiva e malinconica disillusione: con Uccellacci e uccellini (1965), La Terra vista dalla Luna (1966) e Che cosa sono le nuvole? (1967) Pasolini si confronta con la forma dell’allegoria satirica, mentre Teorema (1968) è il film che segna il consapevole isolamento intellettuale di Pasolini e la condanna definitiva della borghesia italiana.

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A cinquanta anni esatti dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, i cinque incontri dedicati al grande regista permetteranno agli iscritti di avventurarsi in uno dei percorsi autoriali più originali ed entusiasmanti dell’intera storia del cinema. Pasolini ha esplorato da un punto di vista molto personale le possibilità del linguaggio cinematografico, da lui stesso definito “la lingua scritta della realtà”, capace di mostrare i cambiamenti e le contraddizioni della società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. In questa ricerca convergono alcune delle grandi suggestioni culturali pasoliniane, tra cui il marxismo, la religione, il mito, il corpo e la pittura, mai disgiunte le une dalle altre.

Incontro 5: Alla ricerca del mito perduto

Nell’ultima parte della sua carriera Pasolini si confronta con una delle radici culturali più forti del suo percorso artistico e intellettuale: il mito greco. Prima in Edipo re (1969) e poi in Medea (1970), Pasolini mostra una forza e una ricchezza ancora a disposizione dell’uomo di oggi, essendo il mito il nucleo oscuro e vitale dell’esperienza vissuta. Un discorso che prosegue nei tre film della “trilogia della vita”, per interrompersi nell’ultimo film, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975).

News
Al via le iscrizioni per il nuovo Atelier di storia del cinema, dedicato a Pier Paolo Pasolini

A cinquanta anni esatti dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, Giunti Odeon dedica al grande regista e intellettuale un serie di cinque incontri (a cura di Marco Luceri), per avventurarsi in uno dei percorsi autoriali più originali ed entusiasmanti dell’intera storia del cinema. Calendario degli incontri: 28 Ottobre, 4-11-18-25 Novembre 2025, tutti martedì (ore 18.30 – 20). Quota di partecipazione e modalità d'iscrizione: euro 120 (euro 60 per gli under 25) – L'abbonamento (nominale e valido per tutti e 5 gli incontri) è acquistabile solo alla cassa della libreria (ogni giorno, ore 10-20)

 

Odeon, la sua storia nel cuore di Firenze.

Dal 1922 i film più belli, gli ospiti più illustri, gli eventi più importanti hanno avuto come palcoscenico Il magnifico cinema teatro di piazza Strozzi a Firenze. Scopri la sua storia

Un secolo di cinema e cultura

Dal 1922 a oggi, la storia del cinema Odeon di Firenze in un libro ricco di immagini, documenti, storie e curiosità.

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